G. Pascoli. Dopo l acquazzone
Dopo l’acquazzone
Passo strosciando e sibilando il nero
nembo: or la chiesa squilla; il tetto, rosso,
luccica; un fresco odor dal cimitero
viene, di bosso.
Presso la chiesa; mentre la sua voce
tintinna, canta, a onde lunghe romba;
ruzza uno stuolo, ed alla grande croce
tornano a bomba.
Un vel di pioggia vela l’orizzonte;
ma il cimitero, sotto il ciel sereno,
placido olezza: va da monte a monte
l’arcobaleno.
Другие статьи в литературном дневнике: