Fiamma - Olga L. Juravlyova
Traduzione libera dalla lingua russa della mia poesia e' piu' musicale, piu' mistica, piu' fluida, piu' piana e piu' tenera dell'originale russo. L'originale e' piu' solenne, con passione e il fuoco che arde e brucia, piu' tragico, piu' drammatico, piu' carico di energie forti e selvatiche, piu' sofferenze, piu' dolore.
Soffiando col tuo respiro fiammeggiante,
Accesi roghi nel cuor mio, oh, Apollo!
Nel gelo, dove regnan cenere e fumo,
Dai lampi degli occhi tuoi la fiamma nata.
M’accarezza ardentemente con dolcezza,
M’abbraccia, brucia e bacia con tenerezza,
Sfiorando tutto quello vivente accanto.
Di notte appare: respiri, riso e canto.
Ai piedi giace d’una belva di selva domata
Dalla mano-nutrice preziosa e delicata.
Oh, Dio! Nessun puo' placar l’ardore mio,
Ne' spegnerlo, amarlo, venerarlo! Dio!
Spietato! Arsa viva e' il mio fato!
Perche' nella preghiera non t’ho invocato!
Mio Apollo splendido dai ricci d’oro!
Senti rintocchi funebri delle campane?
Per chi la Sorte suona cosi' forte a morte?
Sara' per lei che non ti ha mai pregato?
Non verso lacrime nell’adorare per salvezza!
E che bruci io! Che io bruci di bellezza!
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