Giacomo Leopardi
Sopra Milano s'alzano i pensier
E passeggiano sui stradi sono stretti,
Cercano qualcosa, ma tutto e morto
E non so cosa potrebbe essere piu tardi.
Ma la, lontano, sulla collina del silenzio
Sto'scoltando lamenti quieti, ma disperati
Sono nativi, nativi per me e per le mie orecchie
Sto catturando l'aria, pesante e calda
Come l'anima mia, che potrebbe essere
Vicina al sole. E un'illusione cosi stupida.
I pensieri mi accompagnano su quella collina
E la voce divenne cosi forte all'improvviso:
Guardando sul cielo lui ha visto riflesso
D'angoscia a un velo d'argento ha fatto da luna
Lui ha rimembrata delle passate cose. E tardi.
Ha chiedate continuare memorizzare la sue tristezza.
Fronte a me: il poeta del dolore mondiale e Giacomo Leopardi.
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XXVIII. III. XXV.
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