Dante

               

Dante, solo Tu sei cosi’
Infinitamente Durante
della poesia,  della luce ideale
dell’Italianita’, della lingua del si’
sei  veramente Padre,
l’ Eremita-Atlante

Dante, a tutt’oggi rimani per me
l’Eroe errante ed
Il Sonatore dei Tesori veri, il Libro libero ambulante,
degli orari e umili transazioni in borse
il Benedetto rinnegante e
Col Purgatorio i nostri successi e svariati
Piaceri  della pagania paganti.

E’ che con le nostre malefiche azioni
Si’ che noi ci prepariamo nelle malebolge
Le punizioni degne del Poeta menzioni.

Ciascuno di noi crea in seno a noi
Un inferno o un paradiso.
Amico, astieniti qui dal facile riso!

Dante, ma non e’ forse stato Tu
i tempi fuggenti con il Tuo Fare ad eclissare..?
Il fare insegna a fare
Dante, passavogare!
Passavogare!
Passavogare!
Per l’Amor Beatrice incielare

L’Inferno dantesco con tonalita’ di
Blu-verde siberiane
Per forza e’ in continua cerca di
Linee pacificatrici meridiane...

Dante, vita natural durante,
Eterno sei Remigante-Gigante
della vita-Madre Amante

La vita Umana e’ come
una pianta perenne che
Torna sempre a rifiorire
nel nostro PluriUniverso...

Chi sara’ il prossimo
a  danteggiare,
a dedicare
alla Rosa sublime del Divin Usignolo inebriato
un  degno verso..?

Ti vien l’appetito
Quando sei inebetito...


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