Catene. La Padrona del Monte di Rame P. P. Bazhov

La poesia e' stata ispirata dalla favola russa "La Padrona del Monte di Rame" P.P.Bazhov

L’originale in lingua russa: 13.11.1997, Uzbekistan
 
La traduzione in lingua italiana: 30.11.2016, Perugia, Italia

Amato mio, hai fatto cosi' presto per confessare
Di amarmi e avere una passione cosi' ardente?
Ancora poco tempo fa avevi paura delle parole proprie,
E oggi non sai cacciare via i sentimenti tuoi…

Ed io sono calma come il mare liscio, 
Accarezzo le tue labbra da un’onda tenera, 
Il tuo corpo bello lo dorero' con raggi,
Navigando dal sole nella volta azzurra.

E tu dimenticherai tutto! Giocando tra gli spruzzi,
La tua casa paterna presto cadra' in oblio,
Piegherai la tua testa sotto il sole del paradiso, 
E sarai avvolto dal sonno vago del passato tuo.

E tu li sognerai i luoghi cari della terra tua,    
Dove hai vagabondato da un fanciullo libero,
Dei campi verdi e delle montagne blu-celesti     
Tutto cio' che stai dimenticandoti con me.     

E il tuo cuore comincia a palpitare e battersi,
Desiderando rompere le catene della passione,
L’anima tua si scoppia in mille pezzi di vetro,
Ma non saprai trattenere la Lucertola tua…

Rimani tu da solo senza sapere dove,
Senza capire il perche' e da dove vieni…
Ed io mi spegnero' allo spuntare dell’alba,
E tu, invece, aspetterai la meraviglia vicino al mare.

Lo splendore delle mie caverne di colore smeraldo
Oscurera' la tua coscienza nel mio Regno Sotterraneo, 
E tu preferirai l’esilio e l’oblio alla primavera
E il Fior di Pietra – la Malachite Antica!

La fine di questa strana favola e' triste,
Ed essa e' per te, mio amico gia' dimenticato,   
Cosi' ti puniro' io, Maestro mio,
Se la passione offuschera' la coscienza tua!   


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