Senza la maschera

Mi precipitavo ingenuamente
   all’incontro con gli assi,
di nascosto scambiando
   i ruoli coi venti,
lungo le strade dove le Eve
   sparavano con gli occhi,
lasciando cadere i guanti
   come proposte agli Adams.

Con un sorriso da bambina,
   mi alzavo di corsa,
sapendo che la Morte
   cancella i confini,
sul tuo patibolo –
   la soffitta sul tetto –
ad un fiatto, per una nuova
   pagina felice!

Frusciavo d’ali, come se fosse
   per l’ultima volta,
volando di speranza,
   avevo paura di svegliarmi,
dissipando le nebbie
   delle visioni desiderate,
trovando la stanza
   svuotata per sempre!

I cancelli tintinnavano
   con serrature d’acciaio:
“Non Goya!” – una reietta
   della bohemien della capitale,
mi aggrappavo all’aria,
   mentre nelle finestre balenavano
tutti i Cezanne,
   Van Gogh, Gauguin.

Le loro maschere erano piu` care a te
   che il mio cuore di papiro,
in cui non c’era ne` gouache succosa,
   ne` trucco, ne` grazia
per dipingere i fiumi
   delle vibrazioni invisibili ed immortali
nel tuo teatro senz’anima.

15 febbraio 2010

Перевод на итальянский - автора.


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