Бродить по сводам потолка. Vagare il soffitto

Le previsioni del tempo
non sono di nuovo incoraggianti.
L’aria aperta e` svanita,
sognando Goya.
In mezzo ai topi,
mi sembri un emarginato,
Vieni con me?
Non c’e` niente da perdere qui!

Scarabocchiamo una frase divertente
nelle Tavole di Legge:
di tutti i fiori
del bouquet di settembre,
il frattale di parquet scricchiolante
mi ha gia` torturato,
ed i miei piedi
si aggrappano di nuovo al soffitto.

Oltre l’oscurita` della pioggia,
c’e` il pastello celeste.
Anch’io emergerei li` off-line,
non per scivolare nel sonno,
ma dritto in Paradiso!
Addio, il mio letto odioso!

“Ora e qui”
e` oltre il Tempo,
ovunque!
Viviamo tutti con diritti limitati.
Perche` giocare
con le parole magiche?
Annuisci in risposta
che le regole portano guai.

Cattura nella tua rete
la Luna girante,
avvicinandoti fiducioso
con la tua anima!
Dimentica il cervello,
non me ne accorgero`,
ma siamo colpevoli
per la paura dell’Amore.

Chiuderci in se stessi
e` un percorso, ma non di sacrificio.
Beh, considera le mie parole
una battuta pretenziosa!
Ti ho perdonato in anticipo
per il tuo rifiuto.
Sono arrabbiata? No!
Beh, forse... un po`.

Ma sta suonando il campanello!
Sbrigati!
Ottobre fluttuera` dentro
come una nebbia senza fondo.
Vai, amico mio!
In questa capanna di cemento,
vaghero` a piedi nudi
lungo il soffitto a volta.

31 agosto 2004