Abito da sera

Ho atteso all’infinito
nella miserabile realta`
e nei poveri sogni,
non uscendo dal corpo,
mi sono lavata con l’acqua,
prosciugando la sorgente
del pozzo del Subconscio.
Ho inghiottito una manciata di giorni
in una collana di parole
e sono marcita di sete,
supplicando al fondo:
“Anche per un pochino,
ma dammi un raggio di Sole!”

Spezzettando la tavola
degli orari gia` storti,
sono apparsa nel palazzo,
dove le traccie delle speranze
si sono sparite affatto, –
il ritornello
nella partitura della viola
e` sempre lo stesso.
Ho tremato come una foglia
al vento autunnale,
ma senza paura alla fine
di volare e cadere
in una rete di trappole ed ulcere
della ragnatela d’asfalto.

La giovane Luna si e` sospesa,
sorridendo a tutti gli altri
come un pellegrino dalla Mecca,
invitando i vagabondi sfortunati
ai Magi – per predire il futuro
sui Tarocchi.
E quel abito da sera –
ahime`! – una maledizione! –
l’ho lavato fino ai buchi,
ma rimane per sempre –
in trasversale e longitudinale –
nelle impronte
delle tue dita
e dei tuoi baci.

2009

Перевод на итальянский - автора.


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