3. 8. Domani
a me e` gia` troppo per una serata…
lo so, non ricordi – e non si rissorge –
che secoli fa mi avevi portato
a questa morte di oggi.
Sdraiata in erba cogli occhi aperti,
le mani a 90 gradi dal corpo – la croce! –
sento la tua magnifica voce
spiegarmi le scuse del mondo diverso
dal mio, – per te` e` per sempre gia` perso.
Un’altro in nebbia col semi-sorriso
commincia a dirmi il cio` che non deve,
l’estate, ma vedo Natale, la neve, –
fantasma, lo sento toccarmi le mani:
«Ricordati: sono il tuo domani».
giugno 2007
Из книги "Я НАУЧИЛАСЬ ВАС ЛЮБИТЬ ИЗДАЛЕКА", сентябрь 2009
Из книги "ТЕНЬ ПТИЦЫ", январь 2010
Foto - autore a Matera, ottobre 2014
Свидетельство о публикации №107112901060