Uomo che indossava la maschera
Nella freddura della vita,
Nei casi delle perdite gravi
Ed anche quando ti senti triste,
Sembrare agli altri sorridente e semplice
E` l`arte superiore nel mondo...”
Sergey Esenin
In questa citta` la vita
e` fatta di facciate.
Lui ha aperto il Portale,
gettando via la maschera,
in un istante falciato
dalla catena di parole,
e` caduto nella neve
come un corvo nero.
Aveva sogni immortali
invece di un nido,
saltava come un clown,
cuciva le righe,
cucinava canzoni,
tesseva Universi,
con immaginaria facilita`
filava le poesie.
In maschere solari
comandano le bugie.
Estranea al mondo,
respirando a malapena,
con le ferite lacerate
dovute alla vendetta dell’ineguale,
l’anima e` rotolata nella notte
come una pietra.
La morte per il freddo
ululava con bufere di neve!
La gabbia e` troppo stretta
per uno spirito libero.
Domani la neve
sara` lavata via dalla citta`,
e` un peccato che la Primavera
non lo incontri piu`.
10 febbraio 2009
Перевод на итальянский - автора.
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