Bere o non bere?

Ðàìèðî Ëåáåäåâ-Òîëìà÷
    Che cos’è? È  la mia scatola. Dove si trova? Si trova nella mia camera. Di che colore è? È marrone. Che cos'hai nella tua scatola? È il mio piccolo segreto. Beh, infatti è vuota. Molto tempo fa ci tenevo i miei giocattoli. Ma adesso sono un ragazzo adulto, così ci metto spesso delle bottiglie.
    Vedete, io non bevo molto. Ma quando ho degli ospiti, tutto diventa come una catastrofe: la gente va e viene e ognuno porta con sé almeno una bottiglia di vino. E non puoi non berlo. Semplicemente non ti capiscono quando dici che non ti piace il vino. ‘‘Ma guardate, non gli piace il vino’’ dice Beatrice e ti guarda fisso. ‘‘No - dici e poi aggiungi – e neanche gli whiskey’’. ‘‘Incredibile, non ama gli whiskey!’’ - sussura Riccardo, sorpreso e sgrana gli occhi. I tuoi due amici hanno la bocca fino alle orecchie e non ti chiedono più niente. ‘‘E per quanto riguarda le sigarette..?’’  - ad immprovviso Beatrice mi fa ricordare. ‘‘Le odio’’ , – dici e per qualche strano motivo ti senti molto scomodo. ‘‘Dev’essere malato,’’ – dice Beatrice e ti tasta il polso e ti guarda la lingua. ‘‘È senz’altro malato’’ – consente Riccardo e dopo un po’ ti offre una bottiglia di brandy. ‘‘Fa’ una sorsata di brandy. Ti aiuta sicuramente’’. ‘‘Sono astemio!’’ - gridi e noti le facce tristi dei tuoi ex-compagni. ‘‘Dev’esser stato molto infelice da bambino’’ - osserva Beatrice cupa. ‘‘Ma no, ero molto felice!’’ - cerchi di fare un protesto, ma è tutto invano. ‘‘Ossignore! Non lo ha neanche saputo!’’ La nostra conversazione priva di senso sembra non finire mai.
    Alla fine Riccardo si alza dicendo: ‘‘Scusaci, vecchio mio. Non intendevamo di farti del male. Ma devi andare dal medico il più presto possibile. Puoi credermi’’.
    ‘‘Ma forse gioca a carte’’ - continua Beatrice, ma è già troppo per te. La cieca rabbia ti fa esplodere da dentro. ‘‘No, non gioco! Lo semplicemente odio! E odio anche voi tutti! Andatevene, perché non voglio vedervi mai più!’’ Certo che dopo tanti ‘‘complimenti’’ tutti hanno voglia di andare subito via. Ma prima di andare, Riccardo borbotta alla sua compagna: ‘‘È molto strano. Dapprima mi pareva un ragazzo così buono. Mi dispiace che non lo vedremo mai più. Senti, che ne dici di imbucarsi adesso da Enrico? Spero, che sia libero stasera’’.
    Dunque, ho perso due amici. Quanti perderò ancora? Chissà?... 


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